Mobilità in Valbisagno, una soluzione possibile è a portata di mano
Nel convegno di ieri in Comune è emersa la brillante l'analisi
tecnica della situazione in Valbisagno predisposta dai giovani tecnici di AMT.
Purtroppo l'analisi si è andata vanificando nel corso della
seconda parte , quella relativa alle scelte operative.
Infatti per incomprensibili motivi il nodo di Staglieno, su
cui si vanno ad attestare le linee
laterali 480 e 482 , è stato preso in considerazione per il suo contributo al
carico di passeggeri nel tratto fino a Brignole , ma non si è tenuto conto
delle conseguenze come invece avvenuto al nodo di Molassana.
Questo grossolano errore, unito ad una cadenza rigida dei
transiti , prestabilita non inferiore a 4 minuti, ha messo fuori gioco i
veicoli da 18 m
che attualmente possono circolare.
Il discorso della cadenza è evidentemente arbitrario; basta
guardare alla situazione in via XX settembre dove i bus circolano distanziati tra di loro di
molto meno di 4 minuti.
Con la ristrutturazione delle linee laterali e la rimozioni
di vincoli modellistici, assurdamente inseriti nel progetto, emergerebbe che il
servizio di vallata ad alta capacità potrebbe iniziare ad operare entro pochi
mesi per raggiungere tempo un anno quasi tutti gli obiettivi che stanno a cuore
ai cittadini della Valbisagno.
Non dimentichiamo infine che una linea di forza organizzata
in modo intelligente ha davanti a se un
grande potenziale di sviluppo a partire
dalla graduale sostituzione dei bus 18 m con altri ibridi ed elettrici in corso di
rapido sviluppo.
g.bado –g.torri
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